Green Economy

Lavazza: arrivano le capsule del caffè compostabili

Anche le capsule del caffè potranno essere gettate nell’umido: Lavazza e Novamont hanno infatti presentato le capsule di caffè compostabili al 100% di produzione italiana che saranno sul mercato nel 2016.

Niente più problemi dunque sul dove buttare le capsule: Novamont ha infatti realizzato la capsula in Mater-Bi® 3G, compatibile per ora con la sola macchina Lavazza Minù (e disponibile in due diverse miscele di caffè), ma in Lavazza promettono che l’esperimento sarà presto adottabile anche per altre macchine e, probabilmente, anche per la macchine da bar.

La terza generazione di bioplastiche, Mater-Bi® di terza generazione, il materiale della nuova plastica creato da Novamont, è una famiglia di materiali con una più alta percentuale di rinnovabilità, che usa sostanze vegetali anche da filiera agricola integrata, che si ricicla in compostaggio, ma che è anche in grado di biodegradare in ambienti naturali diversi e che garantisce una significativa riduzione delle emissioni di gas serra rispetto alle precedenti tecnologie.

“E’ una tappa storica per Lavazza in quanto presentiamo un nuovo prodotto che prima non c’era”, ha commentato il Vice Presidente del Gruppo Marco Lavazza. “Finalmente abbiamo raggiunto un importante traguardo scientifico e tecnologico con la prima capsula compostabile, con brevetto Lavazza, realizzata in Mater-Bi® di terza generazione che garantisce un’eccellente qualità in tazza come da standard Lavazza”.

Anche se la nuova capsula di caffè compostabile sarà sul mercato solo nel 2016, Lavazza ha dichiarato che, durante EXPO, sarà operativo un progetto “sostenibile” di tutti i fondi di caffè consumati: AMSA si occuperà infatti del ritiro dei fondi, che saranno poi dati in carico ad Associazioni e portati nei centri di raccolta gestiti dalle cooperative sociali, per essere utilizzati non solo come rifiuto umido, ma pure come substrato per funghi commestibili, pellet, inchiostri, semilavorati e molti altri prodotti.

Matteo Nardi

Giornalista ciclista. Scrivo di ambiente e tecnologia