Green Economy

Blitz di Greenpeace a La Spezia per dire basta alle fonti fossili

“Rinnovabili + efficienza = indipendenza energetica”

Questa la soluzione al problema delle fonti energetiche fossili che stamattina Greenpeace, arrivata in Italia con la Rainbow Warrior III, ha mostrato con uno striscione di 100 metri quadri aperto dagli attivisti su una delle due gru che dal molo del porto di La Spezia movimentano il carbone che alimenta la centrale elettrica dell’Enel “Eugenio Montale”.

L’azione, spiega Greenpeace, serve per chiedere al governo italiano e all’Unione Europea, in occasione del Consiglio dei Ministri UE che si terrà omani e dopodomani a Bruxelles, di dare un segnale di cambiamento in materia di politiche energetiche e protezione del clima.

Un altro gruppo di attivisti inoltre ha aperto un secondo striscione sul nastro trasportatore del carbone che alimenta la centrale Enel, il quale passa a pochi metri da una scuola dell’infanzia, nel quartiere Fossamastra. “Via il carbone dal nostro futuro”, recita lo striscione, di fianco al disegno di un bambino che ha voluto così raffigurare l’inquinamento che la centrale a carbone causa alla sua città. Secondo un rapporto realizzato per Greenpeace dall’Università di Stoccarda, la centrale a carbone di La Spezia causa oltre 70 morti premature l’anno.

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Ph: Francesco Alesi e Matteo Nobili per Greenpeace Italia

“Da settimane la crisi tra Russia e Ucraina costringe l’Unione Europea a discutere di come aumentare la propria indipendenza energetica. L’unico modo sensato per farlo è consegnare le fonti fossili al passato, una volta per tutte”, dichiara Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace. “Chiudere i rubinetti del gas russo, o fermare l’import di carbone e petrolio da Mosca, solo per cambiare fornitore vorrebbe dire prolungare la nostra dipendenza energetica ancora a lungo. Peggio ancora sarebbe provare a sfruttare più intensamente le riserve fossili di cui disponiamo, alimentando il cambiamento climatico e distruggendo l’ambiente. Il futuro dell’Europa può essere economicamente conveniente e sostenibile, grazie a rinnovabili ed efficienza. Enel – conclude Boraschi – ha un nuovo management che sembra voler cambiare radicalmente il corso dell’azienda. Ci aspettiamo che preveda un piano di dismissione degli impianti più inquinanti e inefficienti, partendo anche da La Spezia”.

L’azione di oggi inaugura ufficialmente il tour della Rainbow Warrior III, nave ammiraglia di Greenpeace, nelle acque italiane; la nave sarà al centro del Tour 2014 Non è un Paese per fossili – #NonFossilizziamoci, una missione tutta italiana durante la quale verranno denunciati gli effetti negativi di carbone e petrolio sulla salute e l’ambiente, dimostrando che un’alternativa di energie verdi e rinnovabili è possibile, e si inviteranno i cittadini a firmare una Dichiarazione di Indipendenza dalle fonti fossili, in favore di energie rinnovabili ed efficienza.

La Rainbow attraccherà in 4 porti italiani (qui tutte le date) e potrà essere visitata grazie agli open boat organizzati dai volontari dell’associazione.

Giorgia Fanari

Giornalista, blogger, ambientalista. Testa rossa, sempre. Amo i viaggi, la fotografia e la tecnologia.