Collaborazioni

Campagna #Spegniilrumore, tutti gli strumenti al servizio dei cittadini

Sappiamo tutti che un’automobile inquina. Gli studi sulle emissioni di gas serra e del particolato (Pm 10 o 12) sono all’ordine del giorno proprio come lo sono i provvedimenti del comune in tal senso. Nel 2014 sono infatti stati moltissimi i blocchi del traffico e le domeniche a piedi indette per ridurre l’inquinamento atmosferico e cercare di riportarlo sotto i limiti consentiti.

Non tutti sanno però che le automobili non inquinano solo i nostri polmoni, ma anche le nostre orecchie.  Una forma forse ancora più impalpabile di inquinamento ma che non è meno dannosa per l’organismo.

Proprio per questo Legambiente Lazio, con il contributo di Fondazione Sorgente Group, ha deciso di scendere in campo con una campagna  dedicata alla capitale: “Spegni il rumore, accendi il divertimento”. Presentata ufficialmente il 17 giugno e partita il 20, la campagna prevede un’attenta analisi del “rumore” della capitale grazie ai volontari dell’associazione che gireranno per la capitale, strumenti al seguito.

Accompagnate da un sensibile fonometro le “maglie gialle” registreranno per un mese i dB (A) delle aree più trafficate e vissute, di notte e di giorno, in modo da stabilire se, e quanto, le nostre strade superino il tetto massimo consentito di 65 dB.

Contemporaneamente all’inizio delle rilevazioni, sono stati messi a disposizione altri due strumenti per i cittadini.

Il primo, un sito di facile utilizzo, dove ogni romano potrà informarsi sull’andamento della campagna inviare una propria segnalazione o addirittura ricevere gratuitamente assistenza legale.

L’altro strumento è un infopoint collocato nella Galleria Alberto Sordi dove i volontari di Legambiente saranno ogni giorno dalle 10.00 alle 20.00 pronti ad aiutare chiunque voglia approfondire l’argomento o abbia bisogno di segnalare una criticità sul territorio.

Infine, sarà possibile contattare i volontari anche tramite il profilo Twitter della campagna o sulla pagina Facebook dedicata.

Matteo Nardi

Giornalista ciclista. Scrivo di ambiente e tecnologia