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Sapi, un modello italiano di sostenibilità grazie ai toner rigenerati

Etica, sostenibilità, economia circolare, innovazione. Sono le parole chiave di Sapi, che dal 1993 si occupa di dare nuova vita a prodotti esausti, conferendogli una qualità in linea con quelli originali e rimettendoli sul mercato. Da questo impegno nascono le sue cartucce toner rigenerate, fabbricate negli stabilimenti aziendali di San Vittore Olona, con il minimo impatto ambientale. Prodotti che da poco hanno ricevuto la certificazione Remade in Italy®, da parte di Remade, ente certificatore accreditato a norma del Regolamento CE 765/2008.

L’azienda lombarda – oggi tra i primi cinque produttori di cartucce rigenerate in Europa – ha ampliato col tempo la sua produzione, allargandola a stampanti e copiatori ricondizionati. Una scelta vincente, che dimostra quanto “rigenerato” possa essere un sinonimo di qualità e, soprattutto, un’alternativa eticamente corretta nel rispetto della salute e dell’ambiente. Ciò è stato oltretutto evidenziato dal recente studio LCAcomparativo che Sapi ha commissionato a SCF International, al fine di mettere a confronto l’impatto ambientale del ciclo di vita di una stampante nuova e di una ricondizionata. E i risultati dell’analisi LCA hanno riconfermato come la stampante ricondizionata generi complessivamente circa 1/5 dell’impatto ambientale di una stampante nuova, garantendo un’opzione concreta e praticabile.

Proseguendo il suo impegno a favore di un printing sostenibile e circolare, Sapi ha inoltre lanciato il Manifesto Sapi Rigenera: un documento in dieci punti sul percorso di crescita dell’impresa, che ha deciso di puntare sulla cultura del recupero e della rigenerazione.

“Rigenerato” conviene dunque alla salute, all’ambiente e alle imprese per cui Sapi rappresenta un punto di riferimento. Come nel caso del Gruppo Marcegaglia, leader mondiale nella trasformazione dell’acciaio, che ha sottoscritto un accordo con Sapi Service, specializzata nei servizi di gestione documentale finalizzati a ottimizzare i costi di stampa e copia all’interno delle aziende. L’obiettivo dell’accordo è stato garantire l’assistenza e la fornitura di cartucce toner rigenerate per il parco stampanti del noto gruppo industriale. Ebbene, grazie a uno studio condotto sulle stampanti in ognuna delle 21 sedi Marcegaglia, al fine di rispondere adeguatamente alle necessità di ottimizzazione delle varie periferiche, Sapi ha contribuito a ridurre di circa 500.000 kg le emissioni di anidride carbonica per la sola parte dei consumabili, permettendo alla holding mantovana di risparmiare circa 1 milione di euro sul totale del contratto.

Matteo Nardi

Giornalista ciclista. Scrivo di ambiente e tecnologia