Come scoprire il lato green dei film
Regola numero 1: è indispensabile scoprire se e quanto una pellicola mette in evidenza una problematica ecologica, sia attraverso una crisi che con le sue soluzioni.
Regola numero 2: accertarsi che il tema sia trattato con correttezza scientifica e onestà intellettuale, nei limiti di quella che gli esperti chiamano “sospensione dell’incredulità”. Anche un film di fantascienza, per esempio, può essere ecologico, purché il problema affrontato sia reale o la metafora di uno reale.
Regola numero 3: non c’è limite – purtroppo – ai temi che possono essere trattati: cambiamenti climatici, estinzione delle specie, maltrattamento degli animali, scarsità delle risorse alimentari, idriche o energetiche, disastri ambientali, inquinamento.
Regola numero 4: anche i temi della pace, della solidarietà e della cooperazione rientrano fra quelli ‘green’, perché non può esserci rispetto per l’ambiente se non c’è rispetto per il prossimo.
“C’è poi una quinta regola che ci auguriamo possa essere applicata con sempre maggiore facilità, nel prossimo futuro: quella della produzione” ha dichiarato Marco Gisotti, direttore del Green Drop Award. “Sono pochissimi i film che oggi possono sfoggiare certificazioni di produzione ‘green’, ma l’attenzione verso stili di vita più sostenibili è sempre più importante. In futuro un film che voglia raccontare una storia a sfondo ecologico dovrà essere coerente fino in fondo e dimostrare, attraverso adeguate certificazioni, non solo di non aver inquinato, consumato energia, sprecato cibo, ecc., ma anche di aver fatto qualcosa per migliorare l’ambiente”.
Mentre aspettiamo di vedere quali film saranno giudicati “green” quest’anno, a noi stanno già venendo in mente alcuni titoli del passato a cui ci sarebbe piaciuto assegnare una Goccia Verde! A voi?