Energia & Rinnovabili

110 fornitori Apple scelgono l’energia rinnovabile

Oltre 110 aziende partner della filiera Apple in tutto il mondo useranno esclusivamente energia rinnovabile per la produzione Apple, generando una quantità di energia pulita di circa 8 gigawatt. Ad annunciarlo è l’azienda di Cupertino che punta così ad evitare, una volta raggiunto l’obiettivo, la produzione di oltre 15 milioni di tonnellate di CO2e su base annua: come se ogni anno si togliessero più di 3,4 milioni di auto dalle strade. Apple sta anche investendo direttamente in progetti di energia rinnovabile per compensare una parte delle emissioni prodotte, e sta lavorando a un importante progetto di stoccaggio dell’energia su vasta scala in California, che permetterà di sperimentare nuove soluzioni.
“Siamo più che determinati ad aiutare i nostri fornitori a diventare carbon neutral entro il 2030, e siamo entusiasti di aver coinvolto in questo progetto tanti settori industriali e Paesi, fra cui Germania, Cina, Stati Uniti, India e Francia”, ha dichiarato Lisa Jackson, Vice President for Environment, Policy, and Social Initiatives di Apple.
Una notizia che arriva dopo l’annuncio – lo scorso luglio – del piano per neutralizzare la carbon footprint a ogni livello dell’azienda, della filiera e del ciclo di vita dei suoi prodotti, entro il 2030. Da allora, il numero di fornitori della sua filiera passati all’energia rinnovabile è aumentato in modo significativo. Già oggi tutti gli uffici Apple nel mondo sono carbon neutral, e con questo nuovo impegno ogni prodotto Apple venduto avrà un impatto ‘net zero’ sul clima entro il 2030. L’azienda ha anche recentemente condiviso nuovi dettagli sui 4,7 miliardi di dollari dei Green Bond utilizzati per finanziare progetti ambientali in tutto il mondo.

Impegno dei fornitori e progetti energetici a livello mondiale

Apple sviluppa costantemente nuovi strumenti per aiutare i fornitori in tutto il mondo a raggiungere i loro obiettivi in materia di energie rinnovabili. In Europa, grazie al contratto per l’acquisto di energia eolica con DSM Engineering Materials l’energia rinnovabile è entrata a far parte della rete elettrica olandese, mentre la tettoia solare realizzata da STMicroelectronics in Marocco stan supportando la produzione di energia pulita a livello locale. Aziende come Solvay stanno estendendo l’uso dell’energia rinnovabile a un numero crescente di strutture dopo aver aderito al Supplier Clean Energy di Apple cinque anni fa. Negli Stati Uniti sono entrati a far parte del programma anche Alpha and Omega Semiconductor, Marian, The Chemours Company e Trinseo. E da luglio 2020 in Cina hanno aderito altri 15 fornitori.
In molti mercati in cui opera l’azienda, i fornitori non dispongono di tante opzioni per accedere a fonti di energia pulita. Per superare questo ostacolo, Apple ha creato il China Clean Energy Fund che permette all’azienda e ai suoi partner di investire in progetti di energia rinnovabile in grado di fornire oltre un gigawatt di energia pulita in Cina. Così, con il diffondersi di questi modelli in tutto il mondo, i partner della filiera hanno l’opportunità di acquistare energia pulita direttamente da chi sviluppa i progetti o fornisce energia.
In futuro Apple potrà condividere con la propria filiera anche ciò che ha imparato dal suo recente progetto innovativo, ovvero l’investimento in sistemi di accumulo dell’energia presso gli impianti di energia rinnovabile.
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Immagazzinaggio di energia e obiettivo per il 2030

Apple sta costruendo una delle batterie più imponenti del Paese: California Flats, un accumulatore all’avanguardia su vasta scala in grado di immagazzinare 240 megawattora di energia, ovvero la quantità consumata da 7000 case in un giorno. Questo progetto supporterà l’impianto fotovoltaico Apple da 130 megawatt in California, permettendo di immagazzinare l’energia in eccesso prodotta durante il giorno per renderla disponibile quando necessario.

L’energia solare ed eolica sono il modo più economico per ottenere energia elettrica in molte parti del mondo, tuttavia la natura intermittente di queste tecnologie ne ostacola l’adozione su vasta scala. Un sistema di accumulo può ovviare a questo problema poiché permette di immagazzinare l’energia generata fino al momento di utilizzarla. Apple sta investendo in un sistema di stoccaggio dell’energia su vasta scala in California, così come nella ricerca di nuove tecnologie di immagazzinamento dell’energia solare. Allo stesso tempo, sta potenziando la capacità di accumulo distribuito nella Santa Clara Valley e attraverso la micro-rete di Apple Park.

 

Nel complesso, Apple ha constatato una netta riduzione della sua carbon footprint, nonostante l’aumento dei ricavi netti. L’impatto ambientale dell’azienda è diminuito del 40% e gradualmente si avvicina sempre più all’obiettivo per il 2030. Inoltre grazie alle iniziative relative all’uso di materiali più sostenibili, efficienza energetica e passaggio all’energia pulita, sono stati risparmiati ben 15 milioni di tonnellate di emissioni.

Giorgia Fanari

Giornalista, blogger, ambientalista. Testa rossa, sempre. Amo i viaggi, la fotografia e la tecnologia.