Green Economy

Tributo alla Principessa

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Lo so, è successo ieri ma solo adesso trovo il tempo di scrivere due righe. Di solito non mi interessa davvero la morte dei grandi personaggi famosi i cui necrologi affollano troppo spesso le bacheche di Facebook. Eppure ieri mi ha davvero fatto impressione la morte di Carrie Fisher, la principessa che fin dagli anni 70 ci ha fatto sognare tra Jedi, Sith e X-Wing. Mi ha fatto impressione perché l’ho scoperto proprio mentre entravo nel cinema per vedere Rouge-One (bellissimo) e mi ha fatto impressione perché non posso fare a meno di pensare a quanto sia strano il destino: morire appena un anno dopo aver reinterpretato (nell’episodio VII) il personaggio che ha segnato la tua stessa esistenza.

La morte di Fisher non è solo la morte di un’attrice, ma è la morte di un’eroina della nostra mitologia contemporanea . Ci mancherà davvero tanto, ma potremo ricordarla anche attraverso le note di John Williams e quelle, lo sappiamo, non temono la morte.

Matteo Nardi

Giornalista ciclista. Scrivo di ambiente e tecnologia