Green Economy

Tisaleaks, Greenpeace Olanda svela testi segreti del TiSA

Greenpeace Olanda pubblica oggi su www.tisa-leaks.org alcuni testi finora segreti e un’analisi del capitolo sull’energia relativi al negoziato a porte chiuse del TiSA (Trade in Service Agreement – Accordo sugli scambi di servizi).

csx7_usxyae8jk5Nel frattempo a Ginevra, in concomitanza con il ventesimo round di negoziati su questo accordo, gli attivisti hanno aperto uno striscione che recita “Don’t trade away our planet” (Non svendete il nostro Pianeta).

CHE COS’è IL TISA

Il TiSA è un accordo che procede dal 2013 tra Unione europea, Stati Uniti e altri 21 Paesi e potrebbe essere concluso entro la fine di questo anno. Addirittura alcuni dei capitoli del trattato saranno soggetti a vincolo di riservatezza per un periodo di cinque anni anche dopo la definizione e la firma dei Paesi interessati.

IL TISA E I PERICOLI PER IL CLIMA

Secondo l’analisi dei documenti sui negoziati del TiSA, tra cui l’allegato sui servizi energetici, l’entrata in vigore del TiSA, oltre che essere un pericolo per la democrazia, andrebbe in senso contrario rispetto a quanto stabilito nel dicembre scorso dai negoziati di Parigi sul clima.

Dall’analisi effettuata da Greenpeace emerge che:

  •  Negli anni a venire la transizione energetica avrà necessariamente bisogno di una regolamentazione del settore privato, ma con la clausola di “standstill” (stasi delle liberalizzazioni, in altre parole una regola per cui non si può “retrocedere” dal livello di liberalizzazione raggiunto di volta in volta) prevista dal TiSA questa operazione risulterà difficile se non praticamente impossibile.
  •  La cosiddetta clausola “ratchet” (una sorta di divieto a reintrodurre barriere commerciali) implicherebbe che servizi vitali come l’energia, l’acqua potabile e l’istruzione, se liberalizzati, non potrebbero più essere rinazionalizzati. Indipendentemente dalla volontà degli elettori, questi servizi fondamentali sarebbero sempre orientati in linea prioritaria verso la produzione di profitti.
  •  Le aziende private avrebbero voce nella stesura di nuovi regolamenti che andrebbero a influenzare i loro interessi. La capacità dei governi di garantire una efficace supervisione democratica dei processi di regolamentare sarebbe per lo meno limitata, se non azzerata.
  • Nessuna distinzione potrà essere fatta tra fonti energetiche meno impattanti e combustibili fossili più nocivi, rendendo nella pratica impossibile una graduale eliminazione di quelle più dannose come il petrolio estratto da sabbie bituminose e lo shale gas.
  • Accordi commerciali come il TiSA porteranno ad un aumento del commercio di combustibili fossili mentre il loro uso e commercio dovrebbero essere ridotti per rispettare gli accordi sul clima di Parigi e la tutela del Pianeta.

L’associazione chiede che le negoziazioni su TiSA e TTIP vengano immediatamente sospese e che non venga ratificato il CETA (controverso accordo tra Ue e Canada):

“Anziché minare le politiche a salvaguardia del clima, gli accordi commerciali dovrebbero essere progettati per migliorare le azioni in sua difesa. È inaccettabile che accordi commerciali come TiSA, TTIP o CETA vengano negoziati in segreto, e vadano a scapito di cittadini e ambiente.”

Matteo Nardi

Giornalista ciclista. Scrivo di ambiente e tecnologia