Green Economy

Senza api non si mangia: Greenpeace in cucina con le api e lo chef Colonna

Mamma, come nascono i bambini?”

Hai presente il fiore e l’ape?”
Ok, i bambini non nascono proprio così. Ma il cibo che mangiamo sì e Greenpeace ci ricorda che senza le api dovremmo fare a meno di caffè, fragole, pomodori, frutti di bosco, pesche. Insomma, una vita da incubo!

Infatti senza insetti impollinatori, di cui le api sono le più carine “esponenti”, molti ingredienti della nostra cucina non esisterebbero. Le api, come spiegato nel rapporto API IN DECLINO, sono minacciate da anni dall’uso di insetticidi utilizzati in agricoltura: le sostanze chimiche infatti hanno hanno sulle api effetti fisiologici, provocano interferenze sulle capacità di approvvigionamento del cibo, disturbi del comportamento alimentare, hanno un forte impatto negativo sui processi di apprendimento.

Greenpeace la soluzione ce l’ha: l’agricoltura ecologica. E per lanciare l’ultimo rapporto A come Ape. Un’agricoltura sostenibile è possibile  ieri a Roma Greenpeace ha cucinato insieme allo Chef Antonello Colonna presso il ristorante Open Colonna. Lo chef ha preparato alcuni suoi piatti realizzati con ingredienti che dipendono dall’impollinazione delle api….da acquolina in bocca: mezzemaniche con crema di piselli freschi, punte di asparagi e fiori di malva in misticanza.

 

E allora un invito per tutti: salviamoleapi.org per firmare la petizione e chiedere al ministro dell’agricoltura di sostenere un’agricoltura amica del benessere e degli insetti impollinatori. Nel nostro piccolo, possiamo entrare in azione in tanti modi  ad esempio non usando pesticidi chimici sulle piante del nostro balcone o sull’orticello del nostro giardino!

Giorgia Fanari

Giornalista, blogger, ambientalista. Testa rossa, sempre. Amo i viaggi, la fotografia e la tecnologia.