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Dalle ZipShoes alle sneakers con scarti di mela e bottiglie riciclate: le scarpe sostenibili di ACBC

Scarpe sostenibili e innovative. Sono queste le parole chiave che caratterizzano ACBC, (acronimo che sta per Anything Can Be Changed), azienda Made in Italy specializzata nella progettazione e nella produzione di calzature e prodotti sostenibili nonché prima azienda italiana di calzature ufficialmente certificata B Corp. 

Nata nel novembre 2017, la startup milanese fondata da Gio Giacobbe e Edoardo Iannuzzi punta a promuovere abitudini di consumo e acquisto più consapevoli e a rivoluzionare il settore moda. Con ottimi risultati. 

scarpe sostenibili ACBC bianche

ZipShoe, la scarpa componibile di ACBC

Prodotto di punta di ACBC sono le scarpe “componibili”. Il brand ha brevettato l’innovativa tecnologia modulare ZipShoe: suola e tomaia sono unite da una zip, un sistema di chiusura lampo che permette di creare scarpe differenti montando diverse tomaie su una singola suola, da abbinare a seconda delle esigenze. Si limitano gli sprechi, si allunga il ciclo di vita della scarpa e si evita anche l’inquinamento dovuto alla produzione e all’incollaggio della suola. 

“Nel 2016 avevo l’ambizione di creare un’innovazione di rottura per il footwear e ho ripensato la scarpa per ottenere migliore impatto ambientale ma anche migliore funzionalità in fase di trasporto e utilizzo. Cosi nasceva la Zipshoe, definita da WWD coma la scarpa più sostenibile del mondo”, ci spiega Edoardo Iannuzzi,co-fondatore di ACBC. A questa tecnologia si affianca una continua ricerca e sviluppo rivolta alla composizione dei materiali, nel rispetto di tre caratteristiche fondamentali: essere animal free, bio based e riciclati. In questo modo ACBC crea prodotti diversi, interamente realizzati in eco-pelle e in materie prime naturali come scarti di mela, uva e alga e in derivati da bottiglie di plastica. 

“Creare una scarpa green è un lavoro che deve tenere in considerazione tutte le fasi di vita del prodotto”, aggiunge Iannuzzi. “Si parte dalla materia prima, tassativamente animal free e con il più alto concentrato di sostenibilità dato dalla % di componente vegetale e/o riciclata. Poi si passa alla trasformazione della materia prima, che deve evitare processi chimici inquinanti o altamente energivori. Infine l’assemblaggio deve essere realizzato in fabbriche che rispettano gli standard ambientali e sociali, il tutto deve essere più possibile a km 0 evitando trasporti di materie prime da una parte all’altra del mondo. Questi sono i capisaldi della nostra attività ai quali ultimamente stiamo aggiungendo anche la gestione del fine vita, lavorando con una no profit per il recupero e il riciclo dei prodotti footwear sul territorio Italiano e la trasformazione in pavimenti anti-shock per i parchi giochi dei bimbi”. 

Capsule Collection dall’animo green 

Un progetto che piace moltissimo anche ai grandi brand della moda – come ad esempio Armani, Moschino e Philippe Model, Save The Duck –  che collaborano con ACBC per la progettazione di capsule collection interamente sostenibili. In questi casi si struttura un lavoro importante ed ampio, come sottolinea Iannuzzi: “Approcciamo sempre i nostri partner con la frase ‘Are you ready to change the world?’ perché andiamo concretamente a cambiare il mondo delle materie prime, dei processi produttivi e talvolta anche il design dei prodotti, che deve essere impostato secondo le tecnologie green. Il tutto viene fatto con le tecnologie green approvate dal nostro dipartimento di R&D e con una supply chain certificata secondo i più alti standard ambientali e sociali. Inizia così un vero e proprio affiancamento che ha una durata di minimo due anni in cui vengono fissati degli obiettivi di sostenibilità e vengono definite le tecnologie e i processi per raggiungerli”. 

Scarpe sostenibili: la prima collezione di sneakers eco-friendly di ACBC

Una tecnologia disruptive, quella della ZipShoe, che però non tutti i consumatori sono ancora pronti ad accogliere. Anche per questo, per la stagione primavera-estate, l’azienda ha compiuto un ulteriore passo avanti, realizzando la prima linea di sneakers green firmata ACBC e affiancando alle ZipShoes nuove scarpe sostenibili dall’aspetto più classico. scarpe sostenibili ACBC

“Gli innovatori nel mondo, quelli che vogliono provare le cose per primi, pronti a fare da apripista e da sperimentatori sono solo il 2% della popolazione”, ci spiega Iannuzzi. “Abbiamo creato la linea di sneakers normali ma con una profonda ricerca e sviluppo di materiali green, per diffondere i valori di sostenibilità al restante 98% dei consumatori”. 

La nuova linea di scarpe sostenibili è realizzata rigorosamente in materiali sostenibili ed è composta da diversi modelli uomo, donna e genderless. ACBC si conferma dunque leader nel campo dell’innovazione sostenibile, creando prodotti con materie prime naturali come scarti di mela, uva e mais. Tra i materiali riciclati, da segnalare il Re-PET, un polimero ottenuto attraverso un processo di recupero e di riciclaggio del comune Pet, di cui sono composte la maggior parte delle bottiglie d’acqua in plastica in commercio. I modelli e i colori proposti mantengono, inoltre, la caratteristica delle sneakers targate ACBC: essere realizzate utilizzando materiali animal-free, bio-based e riciclati.

La collezione di sneakers di ACBC

Partiamo dalla linea Evergreen, ideale per il tempo libero: la tomaia è realizzata, a seconda del modello, in fibra di canapa, uva, grano o scarti di mela, mentre la fodera in cotone organico. In particolare, la tomaia e i lacci di Evergreen – White Hemp Skin sono interamente realizzati in canapa, una fibra naturale che non ha bisogno di pesticidi e non consuma alti quantitativi di acqua per crescere. Inoltre, la canapa ha un’altissima capacità di catturare CO2, rientrando nelle fibre naturali “carbon negative”: per ogni tonnellata di canapa raccolta viene infatti assorbita 1,6 tonnellata di CO2.

 

La scarpa BioMilan, adatta a diverse occasioni, sia per il lavoro che per le uscite con gli amici, è invece realizzata in Re-PET e rifiuti agricoli ricavati dagli scarti dell’industria del grano.

Per la linea Easy Green, ACBC ha impiegato bottiglie di plastica recuperate negli oceani e trasformate in un nuovo materiale chiamato PET, per dare una seconda vita alla plastica e ridurre le emissione di CO2.

Le Ecowear invece sono le scarpe sostenibili sportive realizzate con 10 bottiglie di plastica riciclata dagli oceani, così da ridurre l’emissione di CO2 del 75%; la soletta interna invece è stata prodotta con il riciclo di solette. La scarpa è quindi interamente composta da poliestere riciclato al 100%: dal coprisoletta alla fodera interna, dalle fasce laterali lucide alla vaschetta frontale.

Ci sono infine la linea sportiva GreenTrek, con tomaia e fodera interna realizzate con il riciclo di 8 bottiglie di plastica, e le RecycleOne, prodotte con bottiglie di plastica riciclata, con un sottopiede in materiale riciclato e suola in gomma naturale.

 

ACBC ci dimostra dunque come realizzare prodotti sostenibili, belli e ad un prezzo accessibile sia effettivamente possibile. Ma allora perché non tutte le aziende lo fanno? Cosa le frena?

“La mentalità che premia è quella della predisposizione all’innovazione e al cambiamento, per un goal a medio e lungo termine”, conclude Iannuzzi. “Talvolta si cerca il guadagno immediato oppure si ha paura o poca fiducia nell’innovazione. Per migliorare bisogna prima di tutto avere coscienza dei problemi attuali e credere nel cambiamento, poi avere il coraggio di uscire dalla propria comfort zone e investire per evolvere. Sembrano concetti semplici ma molto spesso sono proprio questi che mancano”.

Giorgia Fanari

Giornalista, blogger, ambientalista. Testa rossa, sempre. Amo i viaggi, la fotografia e la tecnologia.