Green Economy

Nontiscordardimé: con Legambiente nelle scuole di Roma

Anche quest’anno Legambiente ha portato nelle scuole la campagna Nontiscordardimé che, giunta alla XVII edizione, continua a impegnare ragazzi di tutte le età nella pulizia e riqualificazione delle scuole di tutta Italia. Solo nel Lazio, sono stati coinvolti 120 plessi, 80 dei quali a Roma: si tratta quindi di quasi 40.000 studenti che in questi giorni si stanno occupando di ridipingere aule e muri, piantare fiori e alberi, rimuovere, con l’aiuto di Ama, decine di vecchi banchi e tonnellate di RAEE abbandonati da tempo nelle aule di informatiche e nelle cantine dei plessi.

 

Gli eventi nella capitale sono cominciati giovedì 12 e proseguiranno anche nei prossimi giorni grazie all’intervento dei circoli territoriali di Legambiente che collaboreranno con le scuole attivamente realizzando laboratori e aiutando nelle attività di pulizia e rimozione di rifiuti vegetali ed ingombranti. Tra le tante iniziative ieri, venerdì 13 marzo, abbiamo partecipato a quella presso l’istituto di viale di Villa Pamphili, dove sono intervenuti anche l’assessore alla Scuola Paolo Masini e il presidente del XII municipio Cristina Maltese che hanno dato supporto alle attività di 400 studenti coadiuvati dal circolo di Legambiente Monteverde “Ilaria Alpi”.

“Nontiscordardimé è un’iniziativa importante, perché offre un esempio di quella scuola aperta e condivisa che vogliamo per la nostra città”, ha detto  Paolo Masini, assessore a Scuola, Sport, Politiche Giovanili e Partecipazione di Roma Capitale.  La campagna, ha aggiunto Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio, “non ha solo lo scopo di ripulire le scuole spesso prive di fondi. Parlare di scuola significa anche parlare di sicurezza: con Nontiscordardimé lanciamo ancora una volta un grande messaggio ad enti ed istituzioni e cioè che tutti devono lavorare attivamente perché i plessi vengano ripuliti e siano messi in sicurezza, sistemando le infrastrutture, smaltendo i rifiuti ingombranti e elettronici e rimuovendo ogni traccia di amianto”.

 

 

Matteo Nardi

Giornalista ciclista. Scrivo di ambiente e tecnologia