Green Economy

Green Generation, il docu-film italiano sul futuro rinnovabile

“Uno sguardo globale su quello che accade nel mondo, che permetta di vedere i problemi e affrontarli su una scala diversa dal solito”. È con lo sguardo dell’astronauta Umberto Guidoni, degli attivisti di Greenpeace, di ingegneri, architetti e scienziati italiani che “Green Generation”, il docu-film  prodotto da Maiora Film con la collaborazione di Rai Cinema e il patrocinio dell’Enea proiettato a Roma il 14 giugno presso la Camera dei Deputati, si propone di fare il punto sul Global Warming ricercandone le cause e gli effetti, ma anche e soprattutto vagliando idee, studi, scoperte e soluzioni. “Green Generation è lo specchio della società italiana, siamo più Green Generation di quello che immaginiamo”, ha detto il regista Sergio Malatesta. 

greengenerationIl documentario, della durata di 52 minuti, parte con un’indagine dai poli, dove il ghiaccio si sta velocemente sciogliendo; esiti allarmanti riguardo alle ultime proiezioni sul surriscaldamento del pianeta vengono sottolineati anche dal fisico dell’ENEA Vincenzo Artale. Eppure la gente quanto sa di questo problema? Ma soprattutto, quanto sa delle possibilità che ci sono di fermare tutto questo? La seconda parte del documentario intende rispondere proprio a questa domanda, con un viaggio per l’Italia e per l’Europa che porta il regista a scoprire esempi di imprese che hanno fatto delle energie pulite la fonte di vero e proprio rinnovamento e sostentamento. “Green Generation” intende infatti mostrare l’esistenza di situazioni virtuose, dove è possibile “vivere, spostarsi, lavorare e produrre in un modo non molto differente da come facciamo oggi, limitando però l’inquinamento e le emissioni, è possibile, l’importante è mettersi in gioco”, ha spiegato Sergio Malatesta, sottolineando tuttavia che purtroppo gli ostacoli in Italia per imprese che puntino sulle energie rinnovabili sono ancora molti, soprattutto legati alla burocrazia e ai prestiti da parte delle banche.

L’astronauta Umberto Guidoni

“Dobbiamo cambiare prospettiva, volgerci al futuro”, ha sottolineato l’astronauta Guidoni. “Lo spazio ha dato all’umanità l’opportunità di capire che la terra è un sistema isolato. Il problema vero è che oggi non ci rende conto che le risorse fossili che utilizziamo non sono illimitate. L’opposizione tra fonti fossili e fonti rinnovabili – ha continuato Guidoni – mi ricorda lo scontro tra la visione tolemaica e galileiana dell’universo: Tolomeo proponeva un sistema geocentrico, al contrario di Galileo. Eppure per inerzia si è continuato a sostenere la teoria tolemaica per altri due secoli. Ecco, io spero che per inerzia – ha concluso Guidoni – non faremo lo stesso per quanto riguarda le risorse energetiche: due secoli non possiamo proprio permetterceli”.

Alessandro Giannì, direttore delle campagne di Greenpeace Italia, ha inoltre sottolineato che nel nostro Paese (secondo quanto emerso dai dati di un sondaggio svolto per il G7) “l’84% della popolazione ritiene grave il problema di dipendere da altre nazioni per l’energia, e per il 91% bisognerebbe puntare all’auto-efficienza e sulle rinnovabili. Greenpeace non riesce a creare un dialogo con le classi politiche, in quanto rappresentanti di interessi e non di persone”.

endtheageofcoalL’intento dichiarato da parte del regista è dunque quello di arrivare a sensibilizzare un pubblico più vasto possibile: “Il documentario fa parte di un progetto, il ‘Green Generation Project’: ci piacerebbe realizzare un altro documentario ma anche una serie di contributi dedicati ai vari modi di fare energia rinnovabile. Per adesso, il destino del documentario è nelle mani di chi lo vorrà diffondere, allo stesso tempo verrà trasmesso sulle reti Rai in un futuro prossimo ma speriamo che anche la grande distribuzione sappia apprezzarlo e diffonderlo”.

Nel frattempo, questa sera alle ore 18,30, lunedì 16 giugno, presso l’Università eCampus di Roma (via del Tritone 169) verrà nuovamente trasmesso il documentario alla presenza – tra gli altri – del regista, di Alessandro Giannì (direttore delle Campagne di Greenpeace Italia), di Umberto Guidoni (astronauta) e di Livio De Santoli, energy manager dell’università la Sapienza.

Giorgia Fanari

Giornalista, blogger, ambientalista. Testa rossa, sempre. Amo i viaggi, la fotografia e la tecnologia.