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Elettronica Solidale: appello alle aziende per sostenere il diritto allo studio delle famiglie in difficoltà

Fornire materiale informatico alle famiglie che non possiedono computer con cui far studiare i bambini da remoto. E’ questo l’obiettivo del nuovo progetto di Reware, una piccola Impresa Sociale che si occupiamo di rigenerare computer dismessi dalle grandi aziende per rivenderli, prevenire la produzione di rifiuti elettronici e fornire tecnologie economiche a tutti.

Fin dalla propria nascita Reware ha realizzato numerosi progetti nei quali il ruolo dell’impresa è stato quello di fare da ponte tra aziende che volevano disfarsi di computer ancora funzionanti e istituti scolastici, destinatari di materiale informatico rigenerato a titolo completamente gratuito. Solo per citare un esempio, a dicembre del 2019 la società ha finito di donare 270 monitor Lcd a 13 scuole di Roma e Provincia per conto di un grande gruppo bancario.

“In queste tragiche settimane abbiamo ricevuto numerose richieste di materiale informatico, non più da destinare direttamente alle scuole, ma per le famiglie meno abbienti i cui figli hanno difficoltà a seguire la scuola a distanza perché non hanno un computer. – racconta Reware in una nota – Una delle conseguenze della diffusione del Coronavirus è una nuova forma di divario digitale e di esclusione sociale”.

Oramai tutte le scuole si stanno attrezzando, chi più, chi meno, per
continuare a fare didattica, ma i meno fortunati non hanno il necessario per seguire le lezioni in remoto, ne interagire con gli altri alunni ed insegnanti. Questa situazione sta creando una nuova forma di diseguaglianza ed esclusione sociale, una negazione del diritto allo studio garantito dalla Costituzione, che avrà ricadute drammatiche su tutta la società.

“Per questo motivo vogliamo lanciare un appello a tutte le aziende che hanno computer portatili che non utilizzano e che possono destinare al nostro progetto – prosegue la cooperativa – Noi ci impegniamo a rigenerare e distribuire gratuitamente il 20% dei computer rigenerati direttamente alle scuole che ne faranno richiesta (di qualunque ordine e grado, in tutta Italia, servite per ordine di arrivo, massimo dieci computer per scuola, solo scuole pubbliche). Il restante 80% dei computer continueremo a venderlo sul nostro sito internet per sostenere i costi della Cooperativa, mantenere i posti di lavoro dei soci lavoratori e rendere questa operazione economicamente sostenibile”.

Sarà cura delle scuole individuare le famiglie più bisognose alle quali affidare o donare i computer e, come è nostra abitudine, tutta l’operazione verrà gestita con la massima trasparenza e rendicontata regolarmente online.

Le scuole interessate possono scrivere alla PEC ufficiale reware@legalmail.it per entrare nella lista dei potenziali beneficiari

Le aziende interessate a darci dei computer devono scrivere a dismetti@re-ware.it inviando un inventario, anche molto semplificato, del materiale che intendono dismettere. La cooperativa stessa organizzerà il ritiro tramite corriere, come anche le consegne.

Matteo Nardi

Giornalista ciclista. Scrivo di ambiente e tecnologia